se mai che mi toccasse di morire
così di colpo
senza avere tempo di dire
fare
baciare
lettera
ma soprattutto testamento
ecco
ci tengo che si sappia adesso e poi
che:
lascio le mie poesie d’amore ai gatti
quelli randagi
le mie poesie di sofferenza ai cani
quelle di odio sian seppellite insieme al corpo mio
quelle di sogno siano sparate in cielo
raggiungano lo spazio siderale
dentro un ultramissile spaziale
infine
se mai che qualcheduno di quei grossi
di quelli grossi, quegl’editori fessi
solo si prova a farmi far da postumo il successo
scardinerò la tomba
e in forma putrefatta e zomba
brutti babbei
verrò a pisciarvi sul tappeto
(quello del salotto buono)
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