come un calcio di cavallo nei coglioni

e non credere sia facile fare ciò che hai fatto
io ci ho il cavallo basso
tu non sei un cavallo
e comunque sia
me li hai frantumati

da posizione fetale
ti guardavo
pensavo “che mira, che potenza, che donna, che cavalla”

da posizione eretta
mi guardavi
non sorridevi

intanto un giovane barbone
litigava col vento
dava della puttana al vento

la nostra colonna sonora, miele
pei titoli di coda
perfetta
un giovane barbone con il cervello fulminato
che dà della puttana al vento
fine settembre, sole, fiume d’argento

ma fammi rialzare
fammi rialzare, stella
prima di darmi il colpo di grazia
fammela finire in piedi questa storia

mirerai al cuore?
no
alla testa
mi guarderai negl’occhi
sorriderai, sì sorriderai, amore

così bellissima, perfetta
con quella piccola pistola da borsetta

ma stupida
ma stupidina ingenuina creaturina
che te lo dissi pure
ricordi, te lo dissi io te lo dissi
quella sera dopo il nostro primo bacio
ti dissi: “tre cose devi sapere di me, amore mio:
non guido
non viaggio
giro sempre con un fucile a pompa nei pantaloni”

come nei cazzo di film americani
in cui il cattivo prima d’accoppare il buono tergiversa

ma tu sei il buono
e tergiversi
io sono il cattivo
ma estraggo rapido

il giovane barbone pazzo ora bestemmia il cielo
il primo giorno d’autunno si muore bene in due
la tua è una pistola giocattolo vero?
lo so
il mio fucile no
temo di no

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Commenti

4 risposte a “come un calcio di cavallo nei coglioni”

  1. Avatar Ludovico Zerneri
    Ludovico Zerneri

    Senti, lo so che lasciare commenti critici in un blog è da rompicoglioni, ma dopo un mese che ti leggo non posso non chiedertelo: tu, seriamente, ti consideri un poeta? A me i tuoi sembrano al massimo pezzi da cabaret, se letti come si deve…

    Ciao e scusa,

    Ludovico

  2. Avatar catalanoguido

    guarda ludovico, lo so
    e ti perdòno
    sembra

    ma ti giuro su ciò che più mi è caro
    sono un poeta
    e anche della madonna, con tutto il rispetto per la santissima vergine

    bisogna solo aspettare che muoio
    poi si capirà

    credici

  3. Avatar Carlo

    Secondo me Guido è assolutamente un poeta, anche da vivo. Questa poesia del calciocavallo non è delle migliori (mio giudizio critico), ma in altri pezzi la poetitudine del Catalano è fuori discussione. Non ho dubbi.

  4. Avatar una
    una

    io invece trovo questa poesia bella
    sincera
    e cattiva
    “come un film americano”
    come american beauty
    quando la carta vola nel vento

    nessuna discussione.

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