son giorni e giorni e giorni che mi sveglio
son giorni che mi sveglio
e son le cinque
e son le cinque e mezza del mattino
che poi non è mattino è notte
pur non essendo notte ma mattino
se vado a letto a mezzanotte
mi sveglio alle cinque e mezza del mattino
se vado a letto alle tre e quaranta
mi sveglio alle cinque e mezza del mattino
se vado a letto alle quattro e un quarto
mi sveglio alle cinque e mezza del mattino
se vado a letto alle cinque e cinque
mi sveglio alle cinque e mezza del mattino
se vado a letto alle sei, torno indietro nel tempo
e mi sveglio
alle cinque
e mezza
del mattino
e quando dico cinque e mezza intendo:
spaccate
dice che è perché ci ho dei pensieri
dice perché ci ho delle preoccupazioni
dice, potrebbe essere che ci ho la coscienza sporca
mi alzo
tiro persiana
buio
accendo riscaldamento
metto su acqua
mi vesto due maglioni
apro computer
apro musica
sento fischio
verso acqua
attendo che acqua s’insaporisca
sorbisco e
e che sarà di noi
piccola sorella mia, insonnia
noi
che ci si fa un amore strano
senza tocchi, carezze, sospiri, umori
ascoltiamo
dal quarto piano
i primi trammi che portano al lavoro
lavoratori dagl’occhi incispati, infreddoliti, spaventati
poi tu mi guardi e chiedi
– non dormi?
– no
– hai pensieri?
– tu che dici?
– che bevi?
– vuoi assaggiare?
– no
– cosa vuoi da me, sorellina?
– cosa pensi che voglia?
– vuoi che ti guardi
– sì
– perché non mi guardi mai?
– non lo so
– guardami, adesso
e poi ti guardo sì
sì che ti guardo
ti guardo queste gambe, questi occhi
che tu ti porti appresso
piccola sorella delle cinque e mezza del mattino
tengo occhi deboli
ed un cuore che sbaglia tutti i tempi
ma cerco di guardarti
perché lo vuoi
perché bisogna
e son le cinque e mezza del mattino
perché mi stai dicendo qualche cosa
che non capisco
c’è tutta questa gente che ha capito
c’è tutta questa gente, ma io no
e tengo gl’occhi stanchi, sorellina
in queste cinque e mezza del mattino
fatti dormire, adesso
che sei stanca
riposa queste gambe, questi occhi
e addòrmiti facendoti guardare
ascoltami
guardandomiti dire
che bella tu sei bella
se ti guardo
nel mezzo delle cinque
del mattino
che gran casino sorellina che casino
che poi non è mattino è notte
pur non essendo notte ma mattino
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