Pensavo alle lentiggini

Pensavo alle lentiggini
pensavo fosse gente
che durante sti periodi freddi e bui
tendessero a migrare
al caldo
dove c’è il sole
il mare.
Le tue no, restano.
Stanno, le tue lentiggini
e ti fanno bella, bellilla, luminosa
ti fanno spiritosa.

Fa rabbia sentir parlar d’amore
a chi non sa l’amore
fa rabbia e fa paura
come le cose che non si sanno.
La morte, per quel che mi concerne a me
non ho capito ancora
chi cazzo l’ha inventata né il perché.

Facciamo, se ti pare
che tu eri una bellissima fontana
che zampillavi all’ombra
di quell’albero che sai.
Facciamo che ero un nano da giardino
e ci innamoravamo.
Facciamo che io ti sradicavo dalla terra
e ti portavo via con me.

E non so mica il dove
per ora non lo so
ma so il perché.
Spegni il telefono, se puoi
rendiamogliela dura
che facciano fatica.
Battiamo qualche record
con i nostri corpi.
Facciamo
se capisci cosa intendo
facciamo in modo che
chi un giorno saprà quello che è successo
abbia difficoltà
a trattenere
un po’ di meraviglia.


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Commenti

Una risposta a “Pensavo alle lentiggini”

  1. Avatar Luca VITIELLO
    Luca VITIELLO

    Una poesia meravigliosa!

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