Se non hai capito già

“Il Seveso è esondato
siamo senza luce
l’acqua alle ginocchia
mi manchi”.

Vedi cara
– scusa Francesco –
se questi quattro versi
fossero poesia
varrebbero una gran poesia bella d’amore
e di paura
racconterebbero una storia
di fiumi
e d’acqua fanga
di buio
e di te
e di ginocchia lontane
che dovrebbero stare incastrate
come si usa fare tra ginocchia felici.
E il Seveso è esondato per davvero
e non credo sia più una questione di poesia
né di chi manca a chi.
Ma se io posso smettere di crederti
non posso permettermi di farlo
con me stesso.
Vedi cara
– e scusami ancora Francesco –
avrei voluto essere in grado di spiegarti
che i poeti
i fiumi
son gente delicata.
Pericolosa e delicata.
Abbiamo bisogno di
poche parole
di qualche attenzione
abbiamo bisogno
noi fiumi
noi poeti
di essere un poco curati
per evitare d’uscire dagli argini
distruggere tutto.
Basterebbe davvero poco
per capire come evitare il disastro.
Ma Gesù Cristo
– e davvero, Francesco, perdonami se puoi –

“è difficile spiegare
è difficile capire
se non hai capito già”.


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