“sempiterno il mio amor per te, mia splendida dagl’occhi
azzurri e dolci come il miele” le dissi
“non ho gli occhi azzurri, son marroni” notò
“fa come se niente fosse ed amami” proposi
“non so, mi sembri strano” affermò
“basta parole, baci”
e m’avvicinai
gli occhi chiusi
le labbra rotanti
la lingua fremente
il cuore tonante
i nostri labbri
si fusero in un impeto di lingue, denti e palati
sentivo campane
sentivo sirene
sentivo esplosioni
sentivo gli angeli cantare a manetta
sentivo Dio nelle sue tette premute contro il mio corpo
“ti piacque ?” sussurrò
“assai” sussurrai
e restammo abbracciati per ore ed ore ed ore ed ore
ed ore ed ore ed ore ed ore
ed ore ed ore
ed ore
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