questa poesia è per te

questa poesia è per te
non per un’altra
per te questa poesia è
ora tu che
forse la leggi
ti chiederai: sono io?

ti ricordi Vasco?
Vasco quando non si era ancora
spanato definitivamente
i neuroni del suo gran cervello
diceva, una canzone per te, non te l’apettavi eh
beh, lui ai tempi era un maledetto capo
peccato adesso, però vabè
magari poi tu manco te l’aspettavi

oggi è settembre
il buio avanza
giorno dopo notte dopo giorno

una cosa difficile delle poesie
una cosa difficile di scriverle
sai qual’è?
è andare avanti a un certo punto andare avanti
s’inizia bene
tipo: sei pessima sei bellissima ma sei pessima
o senti questa:
la mia vita è un bidet scagliato dal quarto piano che uccide un napoletano
però poi uno non riesce andare avanti
capita

questo è uno di quei tipi di genere lì
inizio convinto poi mi fermo e dico
forse è meglio farsi un caffè
la butto via?
no stavolta no
sai quante ne ho buttate, uccise
centinaia
da qualche parte c’è un purgatorio di poesie mie
abortite
che mi odiano, tra l’altro
un giorno o l’altro potrebbero venire a riscuotere
a farmi il culo
potrebbero entrarmi dentro le orecchie
e farmi impazzire

allora:
questa poesuia è per te
sì poesuia, no, non è un errore
cioè sì è un errore
ma ho deciso che faccio finta che la sto cerivendo
vedi: cerivendo!
ho deciso che la sto cerivendo con una macchina da scrivere
questa poesuia
e non posso correggere
è una vecchia macchina che non si può correggere
potrei usare la penna ma sullo schermo non va
potrei strappare il foglio
appallottolarlo
e riscrivere tutto
ma non ne ho voglia

cazzo mi sto perdendo
che non riesco a trovare il bandolo
mi serve un bandolo
anche un bandolino mi va bene
cos’è un bandolo?

dunque:
adesso giuro che concludo
sono le 11.44 di domenica 21 settembre del maledetto anno del Signore 2008
questa poesia è per te
praticamente autunno
la sensazione è
che sia la fine
e dunque dopo la fine c’è un inizio
solo che l’inizio in questo caso finirà subito
come quel povero Papa che è morto subito
e ci sarà un nuovo inizio
però non riesco a vederlo
che c’è questo primo inizio che finisce subito
che impalla
non so se mi segui, è complesso, lo so

secondo me
vorresti che
questa poesia
fosse per te
lo è

sto imparando a bere il caffè senza zucchero
ecco ora ti dico un po’ di cose di me
lo so, mi dilungo
ma non ce la faccio a chiudere adesso
sto imparando a bere il caffè amaro
non spazzo la mia camera da un paio di mesi
quando ero piccolo c’è stato un periodo
che avevo paura
che di notte
i miei genitori
venissero a uccidermi
mi sono innamorato di una gatta
diventerò calvo
non ci vedo da vicino
sono molto intonato

ora dico un po’ di cose su di te
così capisci che sei tu
tu e non un’altra
vedi: altra
quindi donna femmina ragazza
sei una ragazza
perchè prima non si capiva
adesso sai di essere ragazza
prima eri asessuata
ora hai le tette di ragazza
gli occhi di ragazza (citazione!)
il profumo di pelle di ragazza
i piedi di ragazza
le mani piccole di ragazza
i capelli di ragazza
la pancia di ragazza
le gambe di ragazza
età? non si dice
culo di ragazza, certo

ti rendi conto di quanto sta diventando lunga questa poesia per te?
ti rendi conto che probabilmente sta diventando la poesia più lunga
che io abbia mai scritto?
non la più bella, forse, ma la più lunga
lunghezza mezza bellezza?
secondo me ti rendi conto
se non ti rendi conto renditene, ti prego, è importante

allora:
in questo momento ho una palla da bowling
però il problema è che non è infilata nelle mie dita
sai come si fa con le palle da bowling?
ci sono tre buchi in cui infili le dita

è dentro il mio stomaco
sei mai stata a giocare al bowling?
sono posti veramente assurdi i posti dove si va a giocare al bowling
ora, se un giorno io e te andassimo a giocare al bowling
io potrei fare una roba da gran film horror
immaginami davanti alla pista a gambe divaricate che guardo i birilli lontani
e tu dietro seduta con una gonnellona a pois anni ‘50
che bevi un frullato al cioccolato
mi ficco la mano in bocca, poi in gola
ed estraggo una palla da bowling tutta intrisa di succhi gastrici
e cibo semidigerito
lancio la palla e faccio strike!
scusami, sto esagerando
ti giuro che se andiamo al bowling
non faccio niente del genere

va bene basta
immaginati
che io sia l’unico che sa
che tra tre giorni il mondo finisce
immaginalo
ecco
non fosse che probabilmente
mi verrebbe la depressione e mi butterei dalla finestra subito
saresti tu quella che verrei a trovare
chiudendoci dentro
abbracciando
aspettando
se ce la facciamo
l’amore facendo


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Commenti

9 risposte a “questa poesia è per te”

  1. Avatar marcella

    te a cui la poesuia è dedicata, t’invidio. Sì.

  2. Avatar michele

    quando scrivi quello che ho in testa io, nello stesso giorno, mi spaventi ecco.

  3. Avatar catalanoguido

    io ti monitoro michele

  4. Avatar maurogasparini

    non smentirmi, ti prego, ché vado in giro dicendo che son guidocatalano; è mi piace vedere le donne che all’improvviso sprizzano amore dagli occhi.

  5. Avatar La Donna Camèl

    @marcella: anch’uio.

  6. Avatar irene
    irene

    io la conosco la tua musa?
    sono curiosissima….
    😉
    RSVP

  7. Avatar irene
    irene

    tipregotipregotiprego…così mi fai morire.
    giuro sulla mia bellissima casa nuova che non lo rivelerò ad an ima viva.
    daaaai compagno di ipermetropia….dimmelo…all’orecchio piano piano.
    pliiiiiiiiiiiiiisssss

  8. Avatar catalanoguido

    mai e poi mai e poi mai!

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