poesia sull’angosciante fatto che in sti tempi non riesco a scrivere la poesia per cui mi viene la paranoia del blocco dello scrittorpoeta per cui scrivo una poesia su questo triste caso pigliando due piccioni con una fava e sperando altresì che mi vien lo sblocco e intanto già il titolo è lunghetto e promette bene oilè oilà

il mio compiuter fa un rumore strano l’ho appena comprato c’ho speso 900 euri son cazzi
non c’è renga che tenga ha vinto carta col televoto di verginelle suicide
armate di telefonetti dal credito infinito
tutti contenti
io no
speravo patti pravo
non è vero
è solo per la rima in avo
oilè oilà

intervento del primo piccione (pp)
pp: a me le fave fan cacare
io: nel senso purgante?
pp: no, mi fan schifo
io: quindi non ti ho preso?
pp: no ciao me ne vado via ciao me ne vado ciao

il primo piccione con un colpo d’ali s’alza in volo diretto verso alla finestra della mia camera
non si accorge che la finestra è chiusa malgrado i vetri lerci
si schianta frantumando i vetri ferendosi mortalmente
cade giù e stecchisce

intervento del secondo piccione (sp)
sp: hoioioi, povero piccione
io: hai visto far lo scemo?
sp: sì
io: te ti garban le fave?
sp: ghiottissimo ne vado
io: bene, ora hai una fava tutta per te
sp: grazie
io: prego e buonappetito

il secondo piccione mangia la fava accompagnandola con un bicchiere di grignolino d’Asti
preventivamente offertogli da me medesimo
sembra contento
oilè oilà

piccione piccione delle mie brame chi è il più bel poeta del reame?
tuttu tutu tutu tù, mi dice il pennuto ubriaco di fava e grignolino
allor dimmi quali sono le fondamenta fondamentali e fondanti della mia sublime poetica!
la tua poetica si fonda, monsignore, su:
l’amore
la morte
la morte dell’amore e
l’amore della morte
la paura dell’amore
l’amore della paura
la paura della morte
la morte della morte
la paura della paura
il prosciutto

e poi piccione?
e poi, monsignormio:
i nani
i piccioni
le tette
gli occhi
i gatti
i soldati
i bimbi
i bui

basta così piccione, sei preparato
grazie monsignormiobellomonsignormio!

FINE PRIMO TEMPO

oilè oilà

INIZIO SECONDO TEMPO

(tre giorni dopo – interno notte )

il fantasma del piccione defunto mi è giunto in sogno
mi ha detto che son cattivo
che avrei dovuto avvertirlo che la finestra era chiusa
a me mi è venuto il magone
mi è venuto il pianto
gli detto che mi dispiaceva tanto
e ancor più ero addolorato dal fatto che
mi ero mangiato l’altro piccione coi peperoni e le patate
in umido
il ché era successo veramente

il fantasma del piccione morto
mi ha detto in sogno che avrei pagato per il doppio piccionicidio
ne avrei subìto terribili conseguenze
io gli ho detto che di piccioni ne avevo ucciso solo uno
lui si era ammazzato da solo
come un cretino, tra l’altro
lui mi ha detto una parolaccia molto brutta
poi
si è alzato in volo diretto verso la finestra della mia camera
non si è accorto che la finestra era chiusa malgrado i vetri lerci
si è schiantato frantumando i vetri ferendosi mortalmente
caduto giù
stecchito

a sto punto mi sveglio tutto sudato
guardo l’orologio sul cubo morbido
e mi accorgo di avere dormito solo pochi minuti
ho il pene in trazione
lo scuoto
vengo
mi riaddormento

FINE SECONDO TEMPO

oilè oilà

INIZIO TERZO TEMPO

(oggi)

il vecchio Leonard canta Suzanna
sono le 18:42
fuori è buio ed entra freddo dalla finestra rotta
la sto tirando per le lunghe
come aimè mi capita spesso
alle volte troppo
aimè lo scrivo come cazzo mi pare
figurati te se ti ci metto un’ acca in mezzo

18:56
il vecchio Leonard canta Lady Mezzanotte
attendo
ho un po’ di vino
e una sigaretta
attendo

19:00
un occhio a feisbuc
niente
mail
niente
Leonard canta il Partigano
mi annoio
battito cardiaco nella norma
attendo
oilè
olilà
oilà

voce di donna
bello
voce di donna e voce di Leonard
in francese
bello bello
19:03
alzo il volume
finita

19:04
ei taz no uei tu sei gubbai
capisco una sega
vocine di donna

a e 20 smetto, giuro

che balle

rileggo tutto
checcazzo di roba
porcaputtana
porca puttanazza
piccioni
mavaffanculo

sto grignolino tiene
Leonard tiene
almeno loro

ho sbrodato
19:12
ho sbarellato

6 minuti
alla fine
tu non puoi sapere se baro
non baro
ma tu non puoi sapere

avrei dovuto imparare l’inglese quando ne ho avuto l’opportunità
capirei cosa mi sta dicendo il vecchio L.
capisco solo che dice un sacco di volte Jesus

4
dai, è quasi finita
anche il grignolino

1
niudiu
ai don nidiu

19:20
tutto ciò non ha senso
ed è impossibile finirla con dignità
oilè oilà


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Commenti

9 risposte a “poesia sull’angosciante fatto che in sti tempi non riesco a scrivere la poesia per cui mi viene la paranoia del blocco dello scrittorpoeta per cui scrivo una poesia su questo triste caso pigliando due piccioni con una fava e sperando altresì che mi vien lo sblocco e intanto già il titolo è lunghetto e promette bene oilè oilà”

  1. Avatar Strelnik

    Voi avete sotto gl’occhi un esempio di “gonzo poetry” allo stato puro – se vi ricordate di Hunter Stockton Thompson.
    Una cosa molto bella.

    Malidetti piccioni.

    (ti saluta pure enz)

  2. Avatar Roberto

    Ho riso col primo piccione.
    Mi son commosso col suo fantasma.
    Mi sono perso nei ricordi insieme a Leonard.
    Bella.
    Non farti piu’ venire il blocco, son cose brutte.
    Ciao.

  3. Avatar Roberto

    Dimenticavo:
    oilè oilà.

  4. Avatar Clockwise

    C’è anche un oLilà in mezzo che spezza la poesia come pochi…

  5. Avatar Clockwise

    Cioè non ci credo… sono riuscito ad “introdurmi” in una composizione del Catalano provocando uno <strikeout>… stasera pippa per festeggiare!!!
    😛

  6. Avatar La Donna Camèl

    T’ho linkato la poesia.

  7. Avatar paolo

    una voltaame è capitato davvero che mi si suicidasse un piccione sulla finestra. l’ho ritenuto un presagio negativo, poi invece tutto è andato bene

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