l’aliscafo

spesso ma mai davanti ad altri
ma anche ad alta voce
ma mai che qualcuno possa sentire
mi faccio domande ad alto contenuto filosofico
che sono:
da dove vengo?
dove vado?
perché vengo?
e se vengo perché vado?
e chi sono?
e perché sono?
ma sono?
e se non fossi?
e se fossi quello che non sono?
e se fossi venuto senza essere partito?
e siamo sicuri che io sia partito?
e con quali soldi ho fatto il biglietto?
soprattutto nel caso in cui io non sia
cioè a dire, non essendo nulla
o meglio essendo nulla
non posso avere fatto nulla
men che meno il biglietto del treno
o dell’aliscafo
poiché ipotizzando che io sia, venga, giunga o vada
io immagino come mezzo
più che il treno
l’aliscafo

e intanto che mi chiedo queste domande
mi accendo una Camel
sì, una Camel
io fumo Camel di nascosto
e Gauloises in pubblico

e riprendo a chiedermi:
cosa sto facendo?
e perché lo sto facendo?
ma sto facendo qualcosa?
e se non stessi facendo nulla credendo di stare facendo?
e se stessi facendo qualcosa che non è quello che dovrei fare?
e posto che io stia facendo, il mio facendo serve a qualcosa?
a chi?
a cosa?
ma soprattutto quando arriva l’aliscafo?

e sopra-soprattutto
io
come posso in questo momento avere certezza che giunga?
l’aliscafo
come faccio?
tipo son due ore che aspetto
giuro
ma non c’è nessun cristiano che venga qui
mi dia una pacca sulla spalla
o anche una carezza sulla nuca va bene
e mi dica, guido, non ti preoccupare, non sei solo
siamo in tanti ad aspettare
cosa? gli chiederei
l’aliscafo
veramente?

veramente sì, mi direbbe guardandomi negli occhi
e avrebbe occhi molto saggi
che mi darebbero molta pace
e potrei sedermi sul molo

e lui mi offrirebbe una Camel
e io gli direi, grazie ho le mie

lui sorriderebbe e mi si sederebbe accanto
e aspetterebbe insieme a me l’aliscafo
che arriverebbe
più o meno al tramonto
facendo delle onde e degli spruzzi silenziosi

addio, mi direbbe
non vieni con me?
prendo il prossimo
addio
fuma di meno, mi direbbe
cercherò

poi, mentre che sto per salire la scaletta
oh, gli direi, voltandomi
eh?, mi direbbe
ma mica che sta roba è una metafora della morte?
beh, ci sta
e no, allora non salgo!
dai sali
no dai non salgo
sali dai
no dai no
e dai sì dai
e se salgo?
e se sali l’aliscafo ti porta
e dove?
in mezzo al lago
e lì troverò tutte le risposte ad alto contenuto filosofico alle domande ad alto contenuto filosofico che spesso io mi pongo?
certo, troverai tutte le risposte ad alto contenuto filosofico alle domande ad alto contenuto filosofico che spesso tu ti poni
sicuro?
sicuro

non salgo
come non sali?
no no, non salgo
fai come vuoi
infatti lo faccio, ciao, torno a casa a piedi
ciao

e come i più perspicaci di voi, bimbi e bimbe
avranno intuito, io
non mi son mai mosso dalla mia psicopostazione creativa
son sempre qui seduto con la schiena curva
la faccia illuminata da luminescenza lattiginosa monitoriale
e un fastidioso piccolo dolore al fianco destro

semplicemente mi è stato
fornito un cervello a turbopompaprotonica

dunque mi accendo una Nazionale con filtro
passo e chiudo
non prima però
di esortarvi
bimbe e bimbi
a continuare a succhiare i vostri lecca lecca gialli, rossi e blu
preservare i polmoncini vergini che tenete
se potete


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Commenti

7 risposte a “l’aliscafo”

  1. Avatar Cawarfidae

    Si, ci piace assai.

  2. Avatar Francesco
    Francesco

    sei un grande! le domande ad alto contenuto filosofico mi piacciono un botto!

  3. Avatar catalanoguido

    d’ora in poi: DACF

  4. Avatar viadellaviol

    magari dico una cosa ovvia, ma secondo me tu quando ti metti a scrivere nonsai mai come andrà a finere.
    èvvero?
    mi piace assai questo scrivere navigato a vista.

  5. Avatar catalanoguido

    spesso
    non sempre ma spesso
    per nulla ovvio

    navigato a vista

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