la versione del fico (intervista al fico maledetto)

Buongiorno.

Buongiorno.

Lei sarebbe dunque il Fico Maledetto?

Non “sarei”. Sono il Fico Maledetto.

Quello alle porte di Betania?

Esatto.

Cosa stava facendo quella mattina di primavera?

Facevo quello che facevo tutte le mattine: stavo lì a godermi il venticello e il sole.

Poi cosa successe?

Vidi delle persone avvicinarsi.

Chi erano?

Lo sa benissimo chi erano. C’era il Cristo con alcuni dei suoi seguaci.

Cosa fecero?

I seguaci nulla. Lui mi vide e disse agli altri: “ragazzi, ho fame mi faccio due fichi”.

Poi?

Poi Lui si staccò dal gruppo mi si avvicinò e iniziò a sfrucugliarmi dentro le foglie.

In che senso “sfrucugliarmi”?

Cercava dei fichi.

Li trovò?

E no che non li trovò. Non era ancora tempo di fichi. Era primavera, mica estate.

E i seguaci? Nessuno gli fece notare l’assurdità?

No, quelli stavano indietro e ridacchiavano.

Ridacchiavano? I seguaci di Gesù?

Giuro. Era una scena ridicola.

Poi?

Poi iniziò a incazzarsi e a brontolare. Era pure basso e faceva fatica tutto teso verso
l’alto a cercare fichi che non c’erano.

E lei cosa fece?

Cosa vuole che facessi? Ero un fico. Se avessi avuto il dono della parola gli avrei detto: “oh capo torna fra un paio di mesi!”

Poi cosa accadde?

Fece tre passi indietro, tutto rosso in viso. Mi guardò con una faccia odiosissima, mi puntò contro l’indice e disse, anzi urlò: “da te non nasca mai più frutto in eterno!”.

La famosa maledizione?

Esatto.

E cosa successe?

Io morii.

Morì?

Morii.

Si seccò.

E secondo lei un albero che si secca all’istante cos’è?

Un albero morto?

Bravo.

E i seguaci?

Rimasero di merda.

Poi?

Poi se la prese anche con i monti. Disse ai seguaci esterrefatti che se solo avesse voluto avrebbe potuto costringere una montagna a gettarsi in mare.

Disse “in verità vi dico?”

Lo diceva sempre

Ma se aveva sto potere della madonna non poteva fare in modo che le spuntassero dei fichi fuori stagione?

A me lo dice? Certo che avrebbe potuto ma in quel momento non ragionava. Anche i bambini sanno che i fichi maturano in estate.

E poi che accadde?

Se ne andarono via. Mi lasciarono lì tutto secco per l’eternità.

Vuole aggiungere qualcosa?

Voglio aggiungere che prima di incontrare quest’uomo prepotente ero un bellissimo albero. Donavo i miei frutti ai viandanti senza chiedere nulla in cambio. Mi amavano i bambini, gli insetti e gli uomini. Ora sono un tronco secco e inutile per una colpa non mia.

Gli esegeti biblici affermano che l’atto nei suoi confronti avesse un valore simbolico.

I simboli lasciamoli agli esegeti. Io penso sia stato un atto violento, prevaricatore e inutile

Qualcuno ha affermato che lei fosse un ipocrita tra gli alberi, in quanto pasceva gli uomini di fallaci promesse con quel suo fogliame così bello a vedersi. Lei è stato definito “un ingombro inutile del terreno” che non adempì al fine per cui Dio l’aveva creato”

La verità è che quel uomo era sotto stress. Qualche giorno dopo lo avrebbero inchiodato ad una croce e lui lo sapeva bene. Per questo se l’è presa con me. Fosse stata una capra che non dava latte sarebbe stato lo stesso. Ho avuto la sfiga di incontrarlo nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Sono d’accordo con lei. Arrivederci e grazie per l’intervista.

Grazie a lei.


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Commenti

2 risposte a “la versione del fico (intervista al fico maledetto)”

  1. Avatar StellePorcelle

    non ci ho capito un fico secco!!!
    (sfrucugliare…che bel verbo..)
    Elisabetta

  2. Avatar gio
    gio

    Sono anni che penso a quanto questo passo sia fuori fuori luogo… c’è ne sono altri bizzarri, ma questo è proprio da matti. hai mai visto “breaking the rules” di Sam Kinision? fa dei bei pezzi su Cristo.

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