tutto ciò che poteva accadere è accaduto
tutto ciò che mi potevi dire me l’hai diciùto
tutti i baci che potevi baciarmi me li hai baciati
tutti gli sguardi che potevi offrirmi me li hai sguardati
ed anche tutti i pompini che potevi regalarmi me li hai donati
sì
ho detto pompini
avete mica sentito la parola pompini?
è perché l’ho detto
cretini
cerco di scrivere con un fucile a pompa
per sfracellare le teste dei morti viventi camminanti
sento grattare alla mia porta
tengo una cartuccia per me
quella per te non c’è
perché tu non sei qui
spero al sicuro, almeno
io non ti ho dato tutto ciò che potevo darti
amo vedere i cervelli saltare come polpette a molla
odio l’odore del Napalm al mattino
è un arma vigliacca
come quasi tutte le armi
il mio fucile a pompa no
ma non ti spiego perché
tu lo sai
io lo so
i miei esami del sangue mi danno per astemio
curioso, no?
probabilmente c’è stato uno scambio di provette
e non risultano neanche le tre o quattro malattie mortali
che ritenevo lecito di avere
la porta sta cedendo, piccola
ora mi calo dalla finestra come mi hai insegnato tu
saltando da un balcone all’altro
guarda che spettacolo, miele
immaginalo
vedimi correre, sparando, urlando di risa
ti regalo la mia gioia
ora sì
è tua
prima o poi cederò
e allora mirami al centro della fronte
come non ti ho insegnato, ma sai
appostati alla finestra
aspettami paziente
con il fucile da tiratrice scelta
che non ti ho regalato, ma hai
dietro quelle deliziose tendine rosa
e non piangere, carina
non sentirò dolore
ora devo andare
c’è un cazzo di zombi con dei fogli in mano
che mi guarda idiota, sbava
emette versi
mi si vuol fottere a morsi
a presto, zucchero
sii coraggiosa
assumi pochi fritti
pensami talvolta
e fai all’amore più che puoi
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