E davvero non ritenete in cuor vostro?

Eravamo io, la Solitudine e la Tristezza
eravamo lì fermi
eravamo lì fermi a guardarci in faccia
eravamo lì fermi a guardarci in faccia mentre un tramonto della Madonna si scioglieva su tutta la città tingendola di rosso.

Credete signorine di dovermi tenere compagnia ancora per molto?
Chiesi.
Sorrise la Solitudine.
Per molto sì ancora, disse.
E lei, signorina Tristezza, che ne pensa?
Non posso che dar ragione a mia sorella, constatò.

Non credete signorine che questo tramonto sia di una bellezza da mozzare il fiato? chiesi loro.
Oh sì, disse la Solitudine, meraviglioso.
Un incanto di tramonto, ammise la Tristezza.

E davvero non ritenete in cuor vostro, signorine, che sia giunto il momento di levarvi dai coglioni?

No, disse la Solitudine.
No, concordò la Tristezza.

Lo supponevo, dissi.
E aggiunsi, potremmo fare una cosina a tre allora,
mi manca sapete l’esperienza della cosina a tre.

Non ti puoi scopare la Solitudine, disse la Tristezza.
Non ti puoi scopare la Tristezza, disse la Solitudine.

Scriverò una poesia su di voi, sorelline.

Sarà una poesia d’amore? chiesero all’unisono

Certo, dissi, e ora andiamo a farci questa maledetta passeggiata.

Mi diedero le mani senza opporsi.
Non mi opposi.
Lunghi capelli la Solitudine, ricci, neri e corti la Tristezza.

Il tramonto aveva finalmente finito di tramontare.
Camminavamo.
Camminavamo lenti senza più bisogno di parlare.
Gli innamorati si baciavano
sembravano star bene
sembravo invisibile ai loro occhi.
La gente continuava a fumare
a defecare
a nascere
ad acquistare auto e televisori
a dar mani di bianco alle pareti
delle loro stanze grigie
a morire
a sputare
a sperare.

Avvolsi i loro fianchi in un tentativo d’abbraccio
neanche troppo mal riuscito.
Mi sorrisero
bellissime
non c’era poi molto da sorridere in effetti
sorrisi.


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Commenti

Una risposta a “E davvero non ritenete in cuor vostro?”

  1. Avatar Marco

    Un poeta. Davvero. Quando si scrive così si comprende la sensibilità, l’intelligenza, la solitudine e lo sfottó che ci lascia nudi davanti alle buone parole.
    Bravó!

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