Seduta che scrivevi concentrata

E ieri poi
che son venuto al nostro appuntamento
quando ti ho vista dietro la vetrina
seduta che scrivevi concentrata
in quel locale con le vetrine grandi
mi è venuto un pensiero
ho pensato
ecco
ecco guarda che momento perfetto
e guarda come me ne sto accorgendo
proprio mentre accade
mi sto accorgendo della perfezione
nel momento esatto in cui
la perfezione si compie
ho pensato
io che la guardo
attraverso questa grande finestra
e lei che non si è accorta ancora
tutta concentrata a scrivere
con il sole che l’accarezza attraverso il vetro
che tra poco si accorgerà di me
si volterà
mi guarderà sorridendo
e mi inviterà ad entrare
ma io le dirò mimando
che no
che voglio stare qui fuori
a guardarla ancora
e lei riderà
oh se riderà
e lasciala ridere perché
poi staremo così per alcuni secondi
a parlarci senza sentirci
attraverso il vetro spesso
a fare le facce
a fare i sorrisi
i gesti.

E mi è venuto
questo pensiero
che d’ora in poi
da ieri in poi
ho pensato
questa vetrina
questo luogo
questo angolo della città
questa strada senza auto
ogni volta che passerò di qui
mi ricorderà
questo momento di contentezza
probabilmente per il resto
della mia vita
nella buona e nella cattiva sorte
cioè a dire
ho pensato
pensa tu se tra noi
andasse tutto in vacca
se tu un giorno mi dicessi
un giorno d’inverno
di vento freddo
di neve
di lupi magri
di smog
di ghiaccio
di carri armati
di bombardamenti
mi dicessi
no, addio, scusa ma devo andare addio scusa vado
dove?
via nel vento ghiacciato addio
ma per sempre nei lupi?
sì, cioè scusa addio ciao cioè vado addio scusa cioè ciao
ma come cioè ciao?
sì, mi dispiace addio ma non ci possiamo più baciare per l’eternità del mondo.

Ecco
io ho fatto questo pensiero
mica un bel pensiero
un pensiero onesto, magari
neutro, forse
un pensiero di realismo amoroso moderno
un pensiero di merda.

Comunque
poi ho pensato
che a lato di questa vetrina
noi dovremmo chiedere al sindaco
dovremmo chiedergli al signor sindaco
di apporre una targa
a latere
a spese del comune
la immagino di marmo
la targa a latere
una targa di marmo con su scritto:

“Qui
un giorno di inizio primavera
un uomo ed una donna
ebbero a vivere un momento
di grande felicità
di felice semplice perfezione
attraverso una vetrina
e la città tutta vuole
con questa targa a latere
testimoniare
questo momento di grande felicità
di una donna e di un uomo
un giorno di inizio primavera
a futura memoria
e ad uso e consumo
delle nuove generazioni di cittadini
e nella speranza di un mondo migliore
se non migliore, almeno un mondo
amen.”

E tutto ciò accadeva ieri
che son venuto al nostro appuntamento
uno dei primi giorni della primavera
quando ti ho vista dietro la vetrina
seduta che scrivevi concentrata
in quel locale con le vetrine grandi.


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Commenti

Una risposta a “Seduta che scrivevi concentrata”

  1. Avatar Alice
    Alice

    È meravigliosa!

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