non scrivere poesie
se ti viene da scrivere poesie non scrivere poesie
fai altro
tipo masturbazione, pesca, decespugliazione, gocard, guarda la tele, dormi
se proprio non ce la fai a non scrivere poesie
una volta scritta la poesia
cancellala subito dal compiuter
e se l’hai stampata
appallottolala e mangiala
se proprio non riesci a distruggerla
evita perlamordiddio
di andare in giro a leggere la tua poesia in giro
anche se ti invitano a farlo non farlo
mentono
ti pigliano per il culo
sono sadici o pazzi
se qualcuno ti dice, che bella questa poesia!
non credergli
ti piglia per il culo
oppure è sadico
oppure è pazzo
non fare amicizia con i poeti
i poeti non esistono
fare amicizia con qualcuno che non esiste
è sintomo di follia
se qualcuno ti si presenta dicendo, sono un poeta
colpiscilo con tutta la forza che hai sulla fronte
col palmo aperto della mano
urlando SUCA!
evita assolutamente i raduni di poeti
se per disgrazia ti trovi a un raduno di poeti
non andarci armato
uccidere un poeta a un raduno di poeti
sarà quasi certamente considerato dalla legge italiana
un eccesso colposo di legittima difesa
non usare mai una fiamma ossidrica
per accenderti una sigaretta
il poeta, urlando suca,
lo colpisco sulla nuca
… ero in errore e non lo sapevo! rimedierò alla prima occasione.
“…non c’è altro modo e non c’è mai stato!” C.B.
se proprio devi
scrivere una poesia
componila con
carattere marcato
tipo
C O L O N N A M T
o si!…
l’hai detto a me?
in verità non sempre capisco appieno i commenti di cotesto bloggo
Maledizione.
i poeti è una brutta bestia
sordida miseriaccia sbròdola m’è scappato lo spenk, sta giungendo nottetempo ad augusta taurinorum per ascolar il di te ridding stattento
ed è giunto sano e salvo
epico, direi
come solo lui sa essere
e ad andarci, nei blog dei poeti, che rischio si corre?
alle volte ti suda il compiuter
a me mi sudano le dita che poi s’invischia tutta la politiglia sui tasti del maus
una volta lebmanov scrisse una poesia e poi morì. poi si svegliò
che se anche mi scrivi una poesiola, col cazzo che gli atroci gatti della notte si levano dai coglioni se ne stanno lì e ti gridano nelle orecchie
Ok, hai ipotizzato che qualcuno ti dica: “Che bella questa poesia”.
Non hai neppure pensato al caso in cui ti dica: “Che brutta questa poesia”.
E così alla fine questa tua poesia la trovo bella eh (sono sia sadica sia pazza), ma mi ci riconosco poco.
strafiga questa, l’altra sera che ti veniva su la birra mentre declamavi mi facevi scassare dal ridere
p.s.: i commenti di questo blog puzzano troppo di dio
i poeti che strane creature
ogni volta che parlano è una truffa
non c’ho un caspio da dire, scrivo solo per restare nei commenti di questo epocale scritto.