Nuovi incipit

Sempre in regalo, cedo meravigliosi incipit, validi per racconti brevi o lunghi, romanzi, soggetti cinematografici, serie televisive, altro.

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Billi Boy fu ucciso dai cavalli e, incredibile a dirsi, anche suo padre Little Billi fu ucciso dai cavalli. Ma la cosa, signori, la cosa più pazzesca, è che anche il nonno di Billi Boy, cioè a dire il padre di Little Billi, Jhonni Big Billi, rimase ucciso dai cavalli.
Tutti e tre investiti da una mandria di cavalli, signori.
Lo so, non ha senso.
Tre mandrie differenti, non la stessa, chiaro.
Ma tutti e tre schiantati sotto gli zoccoli di cavalli selvaggi incazzati come dei cristi a quattro zampe.

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Io a quella festa non ci volevo andare. Io volevo stare a casa a guardare la tele. Però ci sono andato. E avrei fatto meglio a non andarci perché fu a quella festa che incontrai Luisa. È da lì che iniziò tutto ‘sto casino. Un casino strano, in effetti. Ma brutto, mica bello. Anche un po’ bello ma anche un po’ brutto. In una notte ho: rubato una macchina, investito una vigilessa e partecipato a un’orgia con dei nani femmina. Delle nane.
Adesso ve la racconto.

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Erano i tempi in cui lavoravo alla Squadra Anti-Suicidi. Un lavoro di merda. Pagato male e pure pericoloso. Uno che si vuole ammazzare – dico quelli seri, non i minchioni – non ha paura di niente. Può diventare una bestia. Il mio amico Carl, per dirne una, perse il mento durante un’azione anti-suicidio. Un colpo d’ascia. Cioè, sto tipo aveva intenzione di decapitarsi da solo con un’ascia. Già di per sé una bella stronzata.
Siamo riusciti a fermarlo, e Carl, ci ha rimesso il mento.

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Conobbi Sandro agli incontri di lotta clandestina nelle fogne. Io allora mi facevo chiamare “ Mitico Magico Budda”. Ero in forma. Per tre mesi non avevo perso un incontro. Incontrai Sandro, in arte “Il Cannibale”, per un “Vinci o muori” nell’arena della merda.
La sua tecnica erano i morsi. Mi staccò quasi l’indice della mano destra. Ci ho ancora la cicatrice. Vinsi io. Gli spaccai la testa. Poi diventammo amici.

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Gondrand cavalacava da sei giorni e sei notti attraverso la Pianura di Gondulum. Allo stremo delle forze lui. Allo stremo delle forze Arconaz Fidocavallo, il suo purosangue nero come la notte. Doveva giungere. Il problema è che non si ricordava più dove. Era troppo stanco per ricordarsi dove. Al settimo giorno Arconaz Fidocavallo svenne, poi morì.
Gondrand era solo. E si era pure perso la spada. O forse non ne aveva mai posseduta una. Non ricordava.


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Commenti

7 risposte a “Nuovi incipit”

  1. Avatar signoradeicalzini
    signoradeicalzini

    Catalano, si dice che tu abbia pronto un incipit strabiliante per una storia su un pensionato… solo gossip? Sappi che l’incipit giusto può salvare una vita… deve averlo detto Baricco o Signorini o non so forse Gondrand, me lo sono dimenticata…

  2. Avatar katia
    katia

    Arconaz Fidocavallo muore.
    Poi arriva Zanocra Cavallapia? E ritrova spada e strada?
    Così ci lasci un po’ a bocca asciutta, sul più bello…

  3. Avatar Clockwise

    Niente, io me so fermato a quella dei cavalli e sto ancora la sotto i cristi a quattro zampe…
    😀

  4. Avatar Neruda
    Neruda

    che problema hai

  5. Avatar guido catalano

    sì, più o meno come tua sorella

  6. Avatar davide
    davide

    More incipits, please!

  7. Avatar Alf
    Alf

    Io sto con Arconaz Fidocavallo, e Gondrand è un incapace che non lo merita (la morte non esiste !!)

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