il bloccone

eravamo, io Dio, Gesù e lo Spirito Santo
no
già fatto
allora:
eravamo io Ian e Bob
no, minchia, già scritto
dunque:
eravamo io, Eimuntas Nekrosius e il mio commercialista
no
calma
calma e gesso
ecco:
eravamo io, calma e gesso
no
fa schifo

ah
certo
se tu fossi un puffo tu saresti il puffo stronzo
bella!
forte!
già sentita?

mannaggia la morte

d’amore
vai con l’amore
vai con l’amore vai!
vai

tre, due, uno

quanto t’amo secondo te, quanto?
in chili, quanto t’amo?
in cristomadonna?
madonnadio
cosa succede?

rilassati
respira
flessioni, fai delle flessioni
piegamenti
un bicchier d’acqua

ecco ecco ecco
senti questa:

silvia, rimembri ancor
quel tempo della tua vita mortale
quando beltà splendea

che incipit
che incipittone
che incipittonazzo

un cazzo
mamma mia
mamma mia
mammaiuto
aiutomamma

metti una musica fica
Lynyrd Skynyrd
tutto volume

respiro respirone sigarettina concentrazione

ho il bloccone
questo è il bloccone
sapevo che sarebbe arrivato il bloccone
il bloccone di merda

culo
ecco
via di parole che fanno ridere
culo culo
culo pisello culo
sblocca con le parole che fanno ridere
bloccone di merda non mi avrai
segugio infernale bloccoso dell’infamia collettiva e infingarda schifosa li mortacci tua

il vento mi scompiglia le ascelle fa volare nell’aria il mio odore
eh?

sono fottuto
doveva arrivare prima o poi
speravo poi
è successo prima
il bloccone di merda

culo culo tette
rutto
sega

tanto posso andare avanti così per giorni

calippo sucarello!
CALIPPO SUCARELLO

eh
chennedici?
bloccone schifoso che ne dici?

calippo sucarello vuol dire che son sbloccato, no?
no?

no

baci
ecco sì
con i baci scasso
un, due, tre

ti baciai nella speranza del vento e vidi la mia anima nel dentro
dei tuoi occhi di donna nel vento
dentro di me
dentro
poi
sussurri di uccello della mia anima
con tutti gli alberi e le fronde e
il sole che tramonta
oltre l’uccello
in quanto
la speranza del volo dell’uccello
che spera nell’ineluttabilità del domani
spera che le sue ali
lo tengano su
se no
si sdruma

eh?
ci siamo
quasi
un po’
no
non ci siamo

è il bloccone di merda ragazzi

potrei chiamare il 118
dire:
– venite, scusate ho un blocco
– intestinale?
– no, cazzo, più su
– gastrico?
– ma no
– cardiaco?
– no, cervello
– come cervello?
– non riesco a scrivere la poesia potete venire con l’ambulanza?
– vaffanculo!

vedi
quando il bloccone giunge
tu sei solo
nessuno
ti può aiutare

sei tu e il tuo bloccone
tu e il tuo bloccone di merda
nella solitudine del blocco

è un duello all’ultimo sangue
tra te e il tuo bloccone
la tua mamma non ti può aiutare
i tuoi amici non ti possono aiutare
il tuo medico della mutua non ti può aiutare
la tua innamorata non ti può aiutare
il tuo confessore non ti può aiutare
il tuo elettrauto di fiducia non ti può aiutare
il tuo avvocato non ti può aiutare
il signor’ iddio non ti può aiutare
sarà un duello all’ultimo sangue

domani all’alba, bloccone maledetto
sul ponte
quello che scavalla il fiume
io e te, soli
affila i tuoi denti

ti impalerò con la mia bic nera
quella col tappo verde


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Commenti

11 risposte a “il bloccone”

  1. Avatar oceano

    ma robe più corte e più spesso?
    se funziona per alimentazione ed evacuazione non potrebbe funzionare anche per la poésia? no, chiedo, così

  2. Avatar catalanoguido

    ma io c’ho il bloccone!

  3. Avatar oceano

    il bloccone lo capisco, ma la gonorrea no

  4. Avatar oceano

    volevo dire logorrea

  5. Avatar mitia

    ci vuole il soccorso rosso, tipo 🙂

  6. Avatar catalanoguido

    io ho la gonorrea forse

  7. Avatar petarda

    se sei ancora bloccato – e spero di no – potresti provare con la pratica dell’autoagguato. non so se funzioni anche per l’ispirazione poetica, comunque ecco qui: quando facevo l’università avevo il solito problema delle aspettative, anche autoaspettative, soprattutto autoaspettative, per cui finché c’era da studiare ok, quando però bisognava dare un esame: problemi. al che, dopo alcuni esami rimandati stupidamente, mi son messa a far così. studiavo e mi dicevo: “sì ma intanto non lo do mica, il 30, ‘st’esame”. mi convincevo veramente di non darlo, che sarei andata all’appello e sarei rimasta lì seduta a sentire le domande, ecc., e se anche mi si affacciavano domandine del tipo: “ma sei veramente convinta di non darlo?” oppure: “e se davvero non lo vuoi dare, perché studi come una scema?”, io zut, le tacitavo subito e continuavo a testa bassa nella mia autoconvinzione.
    finché il giorno dell’appello andavo all’università, e quando veniva il mio turno (fino a qualche secondo prima ero lì a ripetermi: “ok, adesso legge il mio nome ma tanto io non vado”) come se nulla fosse mi alzavo e andavo e di solito facevo anche un bell’esame.
    oggidì non so nemmeno se si potrebbe fare, all’università.
    ciao, comunque, buon coraggio

  8. Avatar kodama

    Daaaai, non ci credo che hai il bloccone! E’ solo la scusa per scriverne un’altra delle tue no? O mi sbaglio…? Beh se mi sbaglio fatti un sigillo: esprimi il tuo bloccone in una frase, prendi tutte le consonanti di quello che hai scritto e poi con quelle consonanti componi il tuo simbolo e te lo tieni vicino.
    Se ci credi funziona! 😉

  9. Avatar catalanoguido

    no il sigillo no
    ho paura di evocare un demone infernale

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