Quindi senza dubbio è un poeta, anche se lui direbbe che piuttosto di fare il poeta preferisce scrivere poesie. A volte la sua voce bestemmia un po’ e biascica, a volte cerca di baciare bene con le parole, oltre che con la bocca, ma non è detto che gli riesca. Nei suoi componimenti ritroviamo l’impaccio di un malato del cuore e la lucidità di un portatore sano di sarcasmo. Perché per innamorarsi bisogna aver imparato a ridere, altrimenti meglio morire ammazzati. Tutta la potenza deflagrante di Guido Catalano è racchiusa in questa raccolta cult, in cui le sue non-rime cercano di dribblare gli strepitosi pericoli dell’amore. Un libro con un sacco di vita e speranza, dentro e fuori. Nonostante il titolo.