amo i cantautori
amo i contrabbassisiti, i pianisti, i cantanti e i violinisti
amo i chitarristi e i percussionisti
amo i fonici e i lucisti
amo i fisarmonicisti e i polistrumentisti
amo i sassofonisti e i trombettisti
i flautisti, gli armonicisti, gli arpisti e i fagottisti
amo andare a leggere la mia roba
dove c’è musica
dove c’è speranza
dove c’è un pubblico vivo ubriaco di birra e suoni
odio
i neon
delle sale dove
vi ritrovate tra di voi morti
poeti
v’accoppiate tra di voi
di voi pregni
generatori di noia
d’infelicità
d’aborti
amo le ballerine e i contorsionisti
amo gli artisti di strada
i mangiafuoco
i clown
e i trapezisti
amo i cabarettisti
amo l’orgasmo multiplo
che viene
da questa meravigliosa orgia
di note, colori, botti, urla e spari
e poi fare all’amore con cento
cinquecento
mille
duemilacinquecento
uomini e donne
contemporaneamente
una chiavata colossale
farci godere a vicenda
quando si riesce
amarci
quando si può
quando si deve
per non morire
e se non posso non morire diobuono
morire bene almeno
rimanere
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