vampiri?
no
lupi mannari?
no no
spettri?
nemmanco
mostri spaziali?
neanche
demoni?
ma figurati
ciò che più io temo
che mi fan tanto ma tanto spavento
ma tanto
son: i sombi
i sombi son i morti che tornano
essi camminano morti purulenti
lenti camminano gli cadono i pezzi
ma non si fermano e sono tanti
che uno pensa tanto io scappo
ma loro sono anche più di cento
e non si fermano
mai
tu se hai un fucile devi sparargli la testa
l’unico modo e sparargli la testa
allora cadono
ma ce ne son altri dietro
e altri ancora dietro
e dietro ancora
e altri
escono di dappertutto
da sotto la terra
da dietro le porte
dalle botole
dalle finestre
dal soffitto
scardinano rompono piano piano
e ti trovi circondato
voglion mangiarci le nostre carni
e se ti mordono poi
ti viene il male
e diventi anche tu un sombo
essi basta loro di graffiarti
con l’unghìolo sombico
basta giuro un piccolo graffio
e tu ti sombifichi
diventi un sombo
allora se tu vedi anche fosse tua sorella amata
che è stata anche solo un po’ ma poco graffiata
allora tu mi dispiace
devi ammazzarla
spararle in testa subito
prima che diventi un sombo femmina
e se tu invece a te capita
che un sombo ti graffia o anche solo ti da un morsichino
allora tu devi avere coraggio
essere sincero con te stesso
e spararti una palla nella testa
se non c’è soprattutto nessuno che ti aiuta farlo
fallo
qualcuno ha detto che pena i sombi
che pena poverini i sombi
sono metafora sociale i sombi
ma che metafora e metafora sociale stupidone!
trovati circondato da trenta sombi
dentro una casa di legno
o nella tua macchina in panne
o in un bosco buio senza luna
allora lì poi ti voglio vedere la metafora sociale
quando ti mordono la chiappa
allora lì
ti voglio
la metafora
mamma mia speriamo mai di no
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