Gimmi amava più di ogni altra cosa
le ragazze dagl’occhi azzurri
solo che le ragazze dagl’occhi azzurri
non amavano Gimmi il topo
Gimmi era un topo di sette etti
aveva il pelo grigio e morbido
ed una macchia nera nel mezzo
della fronte
quando vedeva una ragazza
co’ gl’occhi celesti, Gimmi
non capiva più niente e perso
nel suo amore di topo le s’avvicinava
la guardava
tentava di farsi notare
magari mordicchiandole la scarpa
o chessò, fischiando una melodia
o ruttando
spesso e volentieri la fanciulla in questione
in preda al terrore
urlava, bestemmiava e tentava
di schiacciare il povero Gimmi
con qualsiasi mezzo
Gimmi di botte se ne prese tante
ma tante che voi non potete sapere
di mazzate Gimmi se ne pigliò
un sacco, e tutte da splendide
fanciulle dagl’occhi azzurri
ma lui era contento lo stesso
diceva:” vaffanbrodo ! almeno fanno qualcosa per me”
e così continuava
a pigliarsi mazzate
un giorno una minuta fanciulla
dai grandi occhi turchini
lo prese con un portacenere di cemento
spezzandogli tre costole
un’altra volta una ragazza
dallo sguardo celeste
lo fece volare per nove metri
con un calcione
una notte una bimbetta
azzurrocchiuta
gli spezzò sulla schiena il manico
della scopa
quando lo conobbi
Gimmi il topo
era mal messo
zoppo, cieco da un occhio
quasi senza denti
divenimmo amici e io gli dicevo:
“cazzo Gimmi, non puoi mica continuare così Gimmi !”
ma lui ribatteva:”senti, non mi scassare mica
fatti gli affari tuoi !”
e io pensavo che prima o poi Gimmi
sarebbe finito male male
ma un sabato di maggio
Gimmi incontrò una ragazza
una ragazza con lunghi capelli biondi
ed enormi, bellissimissimi
occhi
azzurri
essa lo vide
lui danzava un sirtaki ai suoi piedi
per farsi notare
lo prese delicatamente fra le mani
lo tirò su
all’altezza dei suoi occhi
lo guardò, gli sorrise
gli posò un bacio sulla punta del naso
Gimmi non morì per l’emozione
solo per caso
le disse: “t’amo”
lei disse: “t’amo”
e vissero felici
per tanto tempo
fino alla morte di Gimmi
decine e decine e decine d’anni dopo
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