“ dimmi che m’ami” mi disse
“ t’amo” le dissi
“ dimmi che mai tu amerai nessun’altra nel mondo”
mi disse
“ mai l’amerò, mai e mai poi mai”
“ dimmi come sono” mormorasti
“ sei bella, bella profumata che ti mangerei tutta” sussurrai
“ mangiami” disse
“ ti mangio” dissi
“ bevimi” disse
“ ti bevo” dissi
“ uccidimi” disse
“ t’uccido” disse
“ resuscitami” disse
“ ti resuscito” dissi
“ chi sono?” disse
“ chi sei?” dissi
“ chi sei?” disse
“ chi sono?” dissi
“ godimi “ disse
“ ti godo” dissi
“ volami via più in alto dell’alto che non voglio più stare
quaggiù nella bruttezza” disse
e la feci volare via, più in alto dell’alto
oltre il soffitto
oltre le nuvole
oltre la luna
oltre tutto quello che potete immaginare
non prima però
d’averle posato un bacio
sulla punta del naso
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