l’ultima canzone dell’usignolo in chiusura con coro di gatti randagi in calore

son solo e non solo non volo
ma cado
e cadendo
mi frantumo al suolo

ascolta
io son l’usignolo
io canto
e il mio canto
è cantato
da tutti i poeti più grandi

o meglio
cantavo
cantavo da notte a mattino
cantavo canzoni d’amore
avresti dovuto vederle
quelle usignolette
volavano a frotte
belline, carine, perfette
e solo per me
facevan la fila

adesso
attendo
che i gatti randagi pulciosi
mi mangino vivo
son qui che li aspetto
fischietto

ed eccone uno
ed eccone un altro
rognosi gattacci pelosi
son qui che vi aspetto
golosi

squarciatemi il petto
e che le mie piume
vi vadan traverso le gole

sentite
quest’ultimo canto
è per l’usignola gentile
che mi si fottè il cuore

cantate con me
miagolate
gattacci in amore
dalle ruvide lingue


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Commenti

Una risposta a “l’ultima canzone dell’usignolo in chiusura con coro di gatti randagi in calore”

  1. Avatar vix

    meravigliosa. sfacciata, sfaccimosa e delicata, come l’amore.

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