merda
lo disse, urlò
in verità l’urlò
lo disse urlando, ecco
la sua ultima parola in vita fu: merda
la sua ultima parola urlata fu
morì
sparato sulla strada
che portava alla casina di mattoni gialli
dove viveva l’ innamorata sua
morì così, sparato
senza sapere chi
chi era quel cretino che sparò
dentro il suo corpo vivo
tutto felice d’incontrare la ragazza
c’avrebbe datogli discrete dosi di carezze e baci
e sussuratogli parole dolci d’amorsessuale
e la ragazza attese e attese seduta sul divano
bevendo dalla tazza il tè
che raffreddava piano
s’era vestita bene
come piaceva a lui
con le calzette a righe colorate
sentì lontano un botto
sì lo sentì
ma non pensò manco per scherzo
che il suo ragazzo
fosse schiantato a terra dal fucile porco
poi il sole se ne andò
venne la luna
i grilli il buio
lei si svestì
si coricò nel letto
spense la luce
merda
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