eravamo io, Eimuntas Nekrosius e il mio commercialista
si era lì a pettinar le bambole del mio commercialista
il mio commercialista era un collezionista di bambole
ne possedeva tremila circa
e una volta all’anno bisognava pettinarle
mai capito perché
ma bisognava
io e Eimuntas che era un periodo che non è che s’aveva un gran che da fare
io e Eimuntas glielo si faceva anche per cortesia
che comunque pettinar da solo tremila bambole rischia che sian cazzi amari
immagina una stanza d’ottanta metri quadri col pavimento di legno
con grandi finestre che fanno entrare la luce del mattino
piena zeppa di bambole di tutte le dimensioni
di tutti i tipi
antiche, nuove, vestite, nude, sorridenti, tristi, di plastica, di legno, di ceramica, di gesso,
di gomma, di cocco, di ferro
quasi tutte con i capelli
qualcuna calva
i neonati
immagina io e Eimuntas e il mio commercialista
seduti a terra
col pettine in mano
una alla volta
con delicatezza, che con le bambole s’ha da esser delicati
soprattutto quelle antiche, bellissime, roba da collezione
a un certo punto – e doveva succedere – a un certo punto
io ero lì tutto concentrato su una Barbie da collezione anni ’70
coi capelli lunghi lunghi biondi
a un certo punto sento: “CHEDDIO TI FULMINI EIMUNTAS PORCOZIO NON VEDI CHE LE STAI STRAPPANDO I CAPELLI!”
mi giro e vedo il mio commercialista con gli occhi fuori dalle orbite
e con in mano un Cicciobello negro ricciolino
che guarda Eimuntas che ha il pettine incastrato nei nodi
dei capelli di una bambola di quelle
con lo sguardo del demonio
e tira e tira
FERMATI CAZZO!, fa il mio commercialista
ma Eimuntas niente, continua a tirare e a tirare
e a tirare
lo sguardo spiritato
la testa calva lucida di sudore
e tira e tira e tira
le vuole fare lo scalpo
è abbastanza chiaro che glieli vuol strappare i capelli
il mio commercialista a carponi
con il Cicciobello negro in una mano
a quattro zampe gli si fa sotto
e PAM! gli dà col Cicciobello su una tempia
ma Eimuntas, cazzo, sembra neanche sentirlo il colpo
e continua a tirare
i capelli neri iniziano a staccarsi
si sente lo strappo
e PAM! un altro colpo in faccia col Cicciobello
in piena faccia di Eimuntas che gl’inizia a sanguinare il naso
il mio commercialista urla
Eimuntas si ferma
nella mano sinistra la bambola con la faccia di demonio
nella destra il pettine con i capelli neri
il sangue che gli scende a spruzzo dal naso
il mio commercialista guarda la bambola
guarda i capelli che penzolano dal pettine
è muto, adesso
ci guarda a turno a me e a Eimuntas
io mi alzo e porgo a Eimuntas un fazzoletto per stoppare il flusso
perché l’hai fatto Eimuntas? gli chiedo
la odio, dice Eimuntas, è cattiva
e guarda la bambola pelata
il mio commercialista, seduto a terra culla il suo Cicciobello negro
e piange in silenzio
gli rotolano lacrime grandi giù per le guance grasse
ragazzi, voi siete fuori con la testa ragazzi, dico
dico, mi sono rotto i coglioni di voi e di queste bambole del cazzo, dico
dico, ciao io me ne vado
ma ci sono ancora tante bambole da pettinare!, fa il mio commercialista con voce di lagna
dai non andare, scusa, fa Eimuntas
fottetevi, faccio io
prendo la porta ed esco
mi allontano dalla casa
a piedi
dopo duecento metri mi accorgo di avere ancora la Barbie in mano
la guardo
ha i capelli biondi e lunghi
due tette dure
sguardo vuoto
reprimo l’istinto al lancio
me la ficco in tasca
che non si sa mai
incontrassi una bambina simpatica
gliela regalassi
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