dopo veloce ci andrebbe un punto esclamativo
ma i punti esclamativi, da sempre
mi disturbano
come le faccine sorridenti
come i puntini di sospensione
il punto e virgola, no
il punto e virgola mi spaventa
il punto interrogativo
è bellissimo
via di qui, via di qui veloce?
sì, più veloce della luce
me lo sento così spesso sussurrare
a me stesso
anche ieri sera
via di qui
via di qui veloce
se non sei in grado di sopperire alla mancanza del linguaggio non verbale
nella comunicazione scritta
per me è un problema
per te no
lo so
dai, sopperisci
sforzati
mal che vada ti sanguinerà un po’ il naso per lo sforzo
io sono demofobico
non nel senso che ho paura del popolo
ma della folla
ieri sera ho avuto un piccolo attacco di demofobia
ero in un posto pieno di gente
molti giovani uomini, molte giovani donne
suoni fortissimi
luci
molto alcol
anche dentro il mio corpo
ma non sufficiente
molte cosce
molte tette
molta musica
molto divertimento
mi è principiata un po’ di difficoltà respiratoria
e di desiderio intimo di prendere a martellate il mio prossimo
e dunque
via di qui, via di lì veloce
son fuggito in bici nella notte e nel mistero della fuga notturna in bici
io di lavoro vorrei fare quello che urla: via di qui, via di qui veloce
che si può pure pluralizzare: via di qui, via di qui veloci
come nei film di guerra americani
che c’è sempre uno, a un certo punto
che sensibile al pericolo
urla ai suoi compagni di sventura questa meravigliosa frase
ma il massimo sarebbe
sì il massimo sarebbe
di poterla sussurrare dentro gli orecchi
delle persone, delle genti
ad uno ad uno ad uno
avvicinarsi e mormorargli nell’orecchia
ehi tu, via di qui, via di qui veloce
come?
scappa fratello, sei in pericolo, scappa adesso
grazie
non mi ringraziare, amico, veloce
dove?
via di qui
e lui, o lei
ma anche fosse orecchio di bestia
poiché anche le bestie hanno diritto
e lui, o lei dunque
o anche il cane, il cavallo, l’oca,
lui, o lei, il cane, il cavallo, l’oca, la farfalla, il montone,
vecchi, giovani, bambini, etero ed omosessuali,
cristiani, buddisti, testimoni di geova, musulmani
avvocati, pneumologi, segretarie, farmacisti, idraulici
tutti
tutti
tutti loro mi guarderebbero con gratitudine di salvezza
correndo via
via di qui
tutti in direzioni sparpagliate ed opposte
via di qui veloci
urlando di felicità
ed investendo le bancarelle della frutta
poste come d’uso di traverso le linee di fuga
ma i fruttai non s’incazzerebbero
poiché a loro volta starebbero correndo via felici via
di qui
veloci
ed io finalmente
solo
nel silenzio
vedendo scomparire l’orda che si dà
all’orizzonte
pregno della soddisfazione
d’aver inculcato in loro un poco di sano fuggi fuggi
potrei fermarmi
mentre li sto a guardare
magari
finalmente
riposare
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